
Come reagire al cambio di casacca di Zambuto ed alla successiva smentita, definita impietosamente "patetica”, è il problema affrontato ieri sera alla riunione del coordinamento del Partito Democratico di Agrigento. In discussione in particolare è stata l'eventualità di promuovere un atto politico netto, come la sfuducia nei confronti del sindaco in Consiglio comunale. Emilio Messana, ultimo segretario provinciale dei Ds e primo del Pd, apre il sipario definendo una "pagliacciata” la conferenza stampa nella quale il sindaco ha smentito la notizia del suo accordo con il Pdl: un "abbozzo di smentita dai toni ambigui”. Nello Hamel, dopo aver posto in evidenza l'importanza dell'apporto delle formazioni politiche che oggi compongono il Pd al successo di Marco Zambuto alle ultime amministrative, denuncia l'apologia, da parte del primo cittadino, della "prostituzione politica” alla ricerca dell'appoggio del governo di turno.E' una domanda dal pubblico, evidentemente rivolta al vice ministro Angelo Capodicasa ed ai senatori Benedetto Adragna e Nuccio Cusumano - ad offrire nuovi spunti alla discussione: questi appoggi a livello nazionale, il sindaco Marco Zambuto, li ha mai chiesti ai parlamentari presenti a questo incontro? Negativa la risposta di Capodicasa; Adragna afferma d'aver collaborato con alcuni assessori dell'attuale Giunta; Cusumano accusa Zambuto di aver "lasciato marcire” le sue sollecitazioni.Alcuni esponenti del Pd sembra abbiano le idee chiare: a breve verranno affissi dei manifesti che recitano "Il coraggio di tradire”, motteggiando lo slogan della campagna zambutiana; altri, come Capodicasa e Cusumano, sono contrari all'attacco diretto (leggi mozione di sfiducia in Consiglio comunale o la raccolta di firme per chiedere le dimissioni) in quanto renderebbe il sindaco un "martire”: una buona fetta della popolazione agrigentina sarebbe infatti convinta che quale che sia la scelta politica di Zambuto, il fine è quello di favorire la città dei templi.Sebbene vi siano opinioni divergenti sul modus operandi, il Pd è compatto nel voler reagire al "tradimento” di Marco Zambuto: il sindaco sarebbe infatti reo di aver tradito quella voglia di cambiamento che era riuscita ad unire elettori di destra e di sinistra, lo stesso sentimento che, secondo Angelo Capodicasa, unirà i siciliani nel preferire la candidatura di Anna Finocchiaro alla presidenza della Regione. E' dunque sulla voglia di cambiare le logiche della politica che bisogna puntare, secondo i vertici del Pd agrigentino, le stesse speranze che hanno portato all'elezione dell'attuale sindaco e che ora sembrano essersi tramutate in un comune senso di sdegno.
Alessandro Sardone fonte
agrigentonotizie.it
Nessun commento:
Posta un commento