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Privatizzazione dell’acqua: oggi pomeriggio, i sindaci butteranno la maschera
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Scritto da Franco Pullara, 25-02-2009 01:42
Ironia della sorte vuole, che il carnevale finisca anche per la storia della privatizzazione dell’acqua con l’assemblea dei sindaci convocata, giustappunto, per oggi alle ore 16,30.
All’ordine del giorno c’è un solo punto, quello relativo alla possibilità di rescissione del contratto con Girgenti acque. I sindaci, a questo punto, dovranno dire con chi, realmente, stanno. Non ci sarà più la possibilità di tirare il sasso e nascondere la mano. Sono 23 i sindaci che si sono pronunciati contrari alla consegna delle reti idriche delle loro città. Gli altri si dividono tra chi sostiene l’inevitabilità del percorso di privatizzazione e chi non dice nulla. E chi finora non ha detto nulla lo sta facendo a danno della chiarezza e a danno di tutti. E’ questione ormai di ore e sarà la resa dei conti. Vedremo, finalmente, come risponderanno i sindaci sulla problematica, dopo che i loro consigli comunali, nella stragrande maggioranza, si sono detti favorevoli alla rescissione del contratto. L’assemblea dei sindaci è l’unica titolata a
decidere e deve tenere conto dell’indirizzo politico espresso dai Consigli comunali. Viceversa si aprirà una nuova pagina della democrazia con i civici consessi screditati a fronte di un nuovo fenomeno di strapotere dei primi cittadini. E alla pesatura di domani si arriva con la decisione di D’Orsi di non perdere altro tempo. Mentre il cammino che si auspicavano non pochi sindaci era quello del tirare più avanti possibile con la lenta agonia fatta di ricorsi al Tar e di commissariamenti da parte dell’Agenzia regionale delle acque. In attesa di raccontarvi senza sconti il seguito dell’incontro di domani, possiamo già scommettere su un risultato certo che è quello della chiarezza. Anche se proveranno fino allo spasimo di arrampicarsi sugli specchi il risultato finale dell’assemblea non lascerà equivoci.
Franco Pullara
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Scritto da Franco Pullara, 25-02-2009 01:42
Ironia della sorte vuole, che il carnevale finisca anche per la storia della privatizzazione dell’acqua con l’assemblea dei sindaci convocata, giustappunto, per oggi alle ore 16,30.
All’ordine del giorno c’è un solo punto, quello relativo alla possibilità di rescissione del contratto con Girgenti acque. I sindaci, a questo punto, dovranno dire con chi, realmente, stanno. Non ci sarà più la possibilità di tirare il sasso e nascondere la mano. Sono 23 i sindaci che si sono pronunciati contrari alla consegna delle reti idriche delle loro città. Gli altri si dividono tra chi sostiene l’inevitabilità del percorso di privatizzazione e chi non dice nulla. E chi finora non ha detto nulla lo sta facendo a danno della chiarezza e a danno di tutti. E’ questione ormai di ore e sarà la resa dei conti. Vedremo, finalmente, come risponderanno i sindaci sulla problematica, dopo che i loro consigli comunali, nella stragrande maggioranza, si sono detti favorevoli alla rescissione del contratto. L’assemblea dei sindaci è l’unica titolata a
decidere e deve tenere conto dell’indirizzo politico espresso dai Consigli comunali. Viceversa si aprirà una nuova pagina della democrazia con i civici consessi screditati a fronte di un nuovo fenomeno di strapotere dei primi cittadini. E alla pesatura di domani si arriva con la decisione di D’Orsi di non perdere altro tempo. Mentre il cammino che si auspicavano non pochi sindaci era quello del tirare più avanti possibile con la lenta agonia fatta di ricorsi al Tar e di commissariamenti da parte dell’Agenzia regionale delle acque. In attesa di raccontarvi senza sconti il seguito dell’incontro di domani, possiamo già scommettere su un risultato certo che è quello della chiarezza. Anche se proveranno fino allo spasimo di arrampicarsi sugli specchi il risultato finale dell’assemblea non lascerà equivoci.
Franco Pullara
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