ELIMINATO L'IMPOSSIBILE, QUELLO CHE RESTA, PER QUANTO IMPROBABILE, DEVE ESSERE LA VERITA'. Arthur Conan Doyle.

giovedì 13 dicembre 2007

La vita è fatta di passioni: viva il cemento, abbasso i Templi!!!


di Gaetano Alessi


Diciamoci la verità! Cosa sarebbe la vita senza passioni? Quelle ambite voluttà che ti spingono a fare le cose più estreme.Che ti lanciano verso l'ignoto. Tante sono queste bramosie.Chi ama le moto,chi le macchine,chi le donne, chi le figurine panini.Chi si spinge più in là degli irti colli,chi scende,come il capitano Nemo, sul fondo del mare.Ma in Sicilia, terra di meravigliosi eccessi, il governo regionale ha una passione stravolgente:costruire mega opere.Ma non in lande desolate,dove l'impatto ambientale, paesaggistico e sociale sarebbe ridotto,no,altrimenti che passione sarebbe,bensì in territori protetti! Ma su via, che c'è di strano: quando una cosa piace, piace.Quindi dopo aver disseminato bruciatori in siti di interesse comunitario, il prode Cuffaro spinge per costruire un rigassificatore a meno di un chilometro dalla casa natale di Luigi Pirandello e, udite udite, dalla Valle dei Templi, complesso storico di immenso valore eletto, dieci anni or sono, patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Ricapitolando.Se ad un ignaro viandante venisse in mente di recarsi in Sicilia, attratto dalla pubblicità: "Sicilia:"Turismo e Cultura", questo è grosso modo lo spettacolo che gli si parerebbe davanti. Atterrato all'aeroporto di Palermo "Falcone e Borsellino" (nome che non piace al Presidente dell'ARS Gianfranco Miccichè perché dedicato a vittime di mafia) e presa a nolo una una macchina, lo scaltro viaggiatore, per andare ad Agrigento, si immetterà sull'autostrada Palermo -Caltanissetta (nessun errore, il tratto Agrigento- Palermo non esiste, e la statale che ne fa leveci viene soprannominata "la strada della morte").Giunto al confine con il capoluogo nisseno, ed effettuata una rapida giravolta spaziale, degna del miglior Goldrake, per immettersi sulla strada maestra, inizierà a godersi uno spettacolo indimenticabile. Mentre attraverserà la valle del platani potrà ammirare, sulla sua sinistra, un mega termovalorizzatore di 64 metri, posto, per rendere la cosa più sfiziosa, in bocca al paese di Campofranco.Fatti pochi km si imbatterà, a destra, in una mega discarica da 32 ettari in quel di Aragona (con il conseguente via vai di mezzi pesanti).Ma non basta, ecco, alle porte di Agrigento, il centro di stoccaggio rifiuti della ditta Catanzaro,che, in passato, soffriva di "autocombustione" regalando una salutare boccata di pura diossina agli automobilisti.Ma c'è di più.Se il pellegrino venisse l'idea di cambiare percorso, trasformandosi così in novello globe-trotter, troverebbe ad attenderlo sul lato mare della provincia un altro inceneritore di rifiuti speciali e, in opposto, un bel aeroporto che dovrebbe sorgere, tanto perché le passioni sono passioni, spianando una collina a Racalmuto. Sito che, per analogia, ospita la casa di Leonardo Sciascia (ma questi scrittori in Sicilia nascono sempre nei posti sbagliati!!!!).Ritornando sulla strada maestra ecco spuntare, in località Porto Empedocle, ai piedi del Kaos, quasi sotto le colonne doriche e a breve distanza dalla casa di Andrea Camilleri (arridagliè con questi artisti) un bel rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi!!!!!! Alla visuale di queste immensa opera il turista sarà sicuramente pago della Sicilia. Lasciandola immediatamente, non agognando il ritorno. Signori ditemi voi se questa non è cultura! Tante e così faraoniche strutture condensate in meno di 40 km! Alcune di queste opere sono già operative, altre secondo i Cuffaro boys, lo saranno a breve.L'UNESCO minaccia di togliere la Valle dei Templi dai siti protetti, ma questo a Totò importa poco.Le passioni, come gli amori, sono belle perché contrastate.Poi che diritto hanno di parlare questi ambientalisti.I Templi sono abusivi, notoriamente costruiti senza regolare licenza edilizia, dovrebbero essere abbattuti!!!!! Mentre le grandi opere cuffariane i permessi li hanno tutti (come? qualcuno dovrebbe indagare.Ma una speranza per il parco archeologico di Agrigento c'è: Berlusconi al governo. Con lui un condono ci esce di sicuro.

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